Forza Lavoro Body Wrapper

F come FERIE

  • 29
    2022
    Nov
    10:00 am
  • 3
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È l’estate più calda degli ultimi 100 anni.
Non lo dico io, anche perché 100 anni fa non c’ero. Lo dice il giornale, uno di quelli che prendo sempre gratis, uno di quelli che distribuiscono all’ingresso della metro.
Lo hanno scritto a caratteri cubitali nella pagina locale, quindi deve essere proprio vero e non un titolo tanto per…

A dire il vero, ora che ci ripenso, ricordo un titolo simile lo scorso anno, sullo stesso giornale.
Ormai ogni anno è sempre il record del precedente. È il surriscaldamento globale, sentenziano gli esperti. A me ormai importa poco. Venerdì finito il mio turno in reparto, parto per la riviera romagnola e raggiungo Patrizia e Francesca al mare, moglie e figlia che se la spassano tra sabbia e pedalò.  Mi mandano tutti i giorni le foto dalla spiaggia, come per farmi sentire lì con loro e se chiudo gli occhi sento le loro voci.  
Questa mattina siamo stati, tutti noi del reparto, convocati alle 11.00 per “comunicazioni urgenti”.
Niente di più ci è dato sapere. La nota affissa in bacheca è fredda quanto sintetica. L’attesa è snervante, ognuno ipotizza dietro quel “comunicazioni urgenti” le peggio cose; dalla chiusura dell’azienda, all’acquisizione da parte di cinesi. Io non penso. A che serve fare congetture se poi tra poco saranno smentite o confermate?
Ecco sono le 11.00. Ci avviamo, come in processione, nella sala riunioni. C’è un grande tavolo ovale in legno. Noi tutti attorno, tranne uno spicchio nel quale prenderà posto l’azienda. La delegazione aziendale entra nella sala poco dopo: direttore, presidente, responsabile delle vendite e di risorse umane. Solo quest’ultimo ha in mano un foglio. Prende lui la parola. “Vi ringrazio per essere presenti tutti voi. Siamo qui per annunciarvi una buona, anzi un’ottima notizia. Abbiamo appena firmato un accordo con un importante cliente cinese, la più grande commessa di lavoro mai affidataci. Per questo siamo chiamati tutti al massimo sforzo perché il cliente ci ha dato tempi di consegna molto stringenti e non possiamo assolutamente deluderli. Per questo siamo costretti a revocare tutti i permessi ferie a partire da oggi fino a novembre. Sappiamo bene quanto siano importanti e necessarie per voi, ma abbiamo il lavoro che ci assicura per il nostro e il vostro futuro”.  
Ecco niente vacanze, niente Francesca e Patrizia, niente spiaggia, niente mare, ma abbiamo il lavoro.
Così senza batter ciglio, come siamo venuti, ora torniamo in reparto.  D’altronde noi non abbiamo il sindacato, nessuno che prende la nostra parola, nessuno che ci rappresenti.
Non come la fabbrica sull’altro lato della strada in sciopero con tutte le bandiere sulla cancellata e lo striscione “Dateci il lavoro!”.
Noi il lavoro lo abbiamo, per ora, ma niente ferie, si lavora tutto di un fiato.