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Dopo Bonomi: una botta di fantasia per Confindustria

  • 03
    2022
    Nov
    11:02 am
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Per quanto manchi ancora un anno alla scelta del successore di Carlo Bonomi alla guida di Confindustria iniziano a trapelare le prime indiscrezioni sulla lista dei potenziali candidati.
Forza Lavoro è in grado di anticiparvela in modo che possiate farvene sin d’ora una ragione.

All’area della continuità con la politica bonomiana si può ascrivere Guidalberto Maria della Bagna Cauda, vecchio patron della Bagna Cauda S.p.A (azienda piemontese leader nel settore della ristorazione ad alto tasso colesterolico). Manager instancabile (una vita intera dedicata ad apporre firme chilometriche sui documenti) è da sempre a favore del dialogo coi sindacati (“purché rispondano Sì alle mie richieste”) e fautore della concertazione (“da buon amante della musica classica ascoltata a teatro”). Ha suscitato scandalo la sua passione per la caccia al Panda la cui estinzione, a detta del Cavalier Guidalberto, è da imputarsi alla pigrizia dell’animale poco incline a fuggire di fronte alle fucilate dei cacciatori.

Nell’ambito dei giovani confindustriali spicca la figura di Patrizio Lucci Plampers, Patrick per gli amici, nominato recentemente amministratore delegato della Pamplers S.p.A., multinazionale italoamericana leader nel settore dei pannolini d’alta moda. Patrick si è distinto per uno svecchiamento d’immagine dell’azienda (celebri i suoi video su TikTok dove lancia gavettoni ripieni di Dom Perignon ai dipendenti) e per aver ideato il concetto di Cool Fashion Glamour Trendy Industry, elaborato dal giovane rampollo al Queen Pub di Capri (dopo il sesto Bloody Mary della serata). Ragazzo sensibile, ha mostrato attenzione per il tema delicato della sicurezza sul lavoro: ai dipendenti Pamplers verranno forniti K-Way di qualità per ripararsi dallo champagne che ogni tanto piove loro addosso.

Candidato maschile di area agnelliana è Leonardo Rossi Drago. Muove infatti i suoi primi passi in FIAT dove si distingue per aver conseguito il terzo posto, categoria uomini, nella marcia non competitiva dei 40.000 organizzata da Cesare Romiti nell’ottobre del 1980 per le vie di Torino. Da allora una carriera come manager della casata, Responsabile Risorse Umane in diverse aziende del Gruppo. Da sottolineare il conseguimento del Premio Valletta 2004 dopo l’ideazione dei cosiddetti Reparti Villeggiatura nei quali, stando al proposito a dire il vero non realizzato da Rossi Drago, avrebbero soggiornato i lavoratori che evidenziavano un preoccupante tasso alcolemico e di sindacalizzazione.

Candidata femminile è invece Eleonora Bombonetti Aliprandini, rampante leader della Bombonetti Corporation, startup con sede legale a New York, specializzata nei prodotti Hi-Tech per la cura dei capelli. La Bombonetti Aliprandini ha dichiarato che non intende assoggettarsi alla moda del #MeToo, non si ritiene infatti una candidata espressione del mondo femminile (a riprova del fatto, durante le interviste, la manager è solita indossare occhialini e baffetti stile Groucho Marx), per quanto la sua presidenza avrà un occhio di riguardo per le dipendenti donne (nell’ottica della conciliazione vita-lavoro, Aliprandini propone bonus per l’assunzione di colf che aiutino le lavoratrici: “Se proprio devo darvi un suggerimento vi consiglio le filippine”). Amante del cinema fantasy non ha perso un film della saga di Harry Potter, di Ken Loach e del Signore degli Anelli.

C.A.F.E.S. v1, è il primo candidato virtuale alla Presidenza di Confindustria. L’acronimo che sta per Confindustrial Algorithm For Employees Sodomization (versione 1) rappresenta la vera novità della contesa. Basato su intelligenza artificiale, machine learning, il programma, alimentato con migliaia di dichiarazioni dei suoi predecessori (da Bonomi a Marcegaglia, da Montezemolo a Pininfarina, da Pirelli a Lucchini…) ha sviluppato una capacità autonoma d’elaborazione concettuale. Interrogato su quali sia il suo pensiero sulla forza lavoro, C.A.F.E.S. v1 ha prontamente risposto che: “è compito di ogni manager illuminato investire sui propri dipendenti, possibilmente con un SUV di cilindrata non inferiore ai 6000 cc.”. Non è da escludersi la sua esclusione dalla contesa elettorale in favore di C.A.F.E.S. v2 (la cui uscita è prevista per la primavera 2023).

Maurilio Zandini, ultimo della lista, è il candidato alternativo dell’intera compagine. Considerato da sempre un falco, manager dal pugno di ferro della Zandini S.r.l (azienda a conduzione famigliare, leader emiliana nella produzione d’insaccati), si rese famoso nel lontano 1991 per aver inseguito con un forcone Attilio Casadei, storico leader CGIL di Reggio Emilia. La personalità dello Zandini subì però una profonda modificazione dopo un malaugurato incidente verificatosi il 12 settembre 2014, nei locali per la stagionatura dei salumi. Una forma di mortadella di 98 Kg, staccatasi dal soffitto, colpì lo Zandini in testa determinandone la trasformazione caratteriale. La piattaforma programmatica dell’aspirante presidente di Confindustria prevede infatti lotta alla precarietà, piena democrazia nelle aziende, attenzione per le lavoratrici, difesa dei contratti nazionali, salvaguardia dell’ambiente. I bookmaker ritengono pari a zero le possibilità di vittoria dello Zandini che, in caso di sconfitta, potrebbe candidarsi alla guida del Partito Democratico (con analogo risultato).