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Lorenzo Fratus
Quando pensiamo ad un progetto di PCTO dobbiamo immaginarci due figure di riferimento per lo studente che sta intraprendendo il percorso.
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La prima figura che bisogna considerare è quella del tutor scolastico. -
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L’Unione fa la Forza (Lavoro)
- Posted on: Aprile 17, 2023
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Come due realtà sindacali lavorano insieme a tutela dei lavoratori e lavoratrici in somministrazione
Sara Del Dot, Marta Facchini, Mattia Guastafierro
A tutela dei lavoratori in somministrazione, una formula di impiego relativamente recente e precaria, seppur tra le più potenzialmente tutelate, sono attive due realtà sindacali che si trovano a lavorare insieme e a intrecciare le proprie competenze e priorità per raggiungere l’obiettivo primario, ovvero proteggere i lavoratori. Il ruolo del sindacato, lo abbiamo detto, è fondamentale all’interno delle aziende sia per far sentire i lavoratori meno soli di fronte alle imprese sia per aumentare in essi la consapevolezza e la conoscenza dei propri diritti, che spesso restano loro oscuri per anni.
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PCTO: di cosa si tratta?
- Posted on: Marzo 24, 2023
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Lorenzo Fratus Francesco Bucca
Cosa sono i PCTO?
Con PCTO si intendono i Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento, ovvero quei progetti che un tempo si identificavano con il nome di alternanza scuola-lavoro. Questi percorsi sono di fatto obbligatori per tutti gli studenti del triennio delle scuole superiori, tuttavia il completamento di essi, in seguito alle complicanze derivate dagli anni pandemici, non è più considerato requisito vincolante per l’accesso all’Esame di Stato, anche se rimane tuttora oggetto del colloquio orale di maturità.
Il fine ultimo di questi progetti si può riscontrare nell’avvicinamento degli studenti al mondo del lavoro, permettendo ad essi di sviluppare competenze specifiche, così da potersi mostrare più appetibili al mercato del lavoro una volta completato il ciclo di studi. Solitamente i PCTO si avvalgono di una previa preparazione teorica (solitamente tramite corsi tenuti a scuola) e una successiva esperienza sul campo (solitamente tramite tirocini in azienda, non retribuiti).
Durante il triennio gli studenti italiani sono tenuti a portare a termine, nei limiti delle istituzioni, un certo numero di ore dipendentemente dalla tipologia di istituto che stanno frequentando, precisamente:
-licei: 90 ore
-istituti tecnici: 150 ore
-istituti professionali: 210 ore
Le differenze nei percorsi di PCTO tra le diverse tipologie di istituto non si limitano al quantitativo di ore previste, ma anche nella natura di questi ultimi. Infatti, solitamente, per i licei si prediligono attività volte allo sviluppo di competenze meno pratiche rispetto agli ITIS e agli IPSIA, proponendo per lo più corsi teorici o attività di gruppo. Invece, come anticipato, differente è l’approccio adottato con gli altri istituti dove la componente pratica è molto importante se non preponderante come nel caso degli istituti professionali.
Come vengono gestiti i PCTO?
La scuola, tramite il tutor scolastico (inserire link articolo tutor), propone allo studente una serie di attività dalle quali può selezionare quelle di suo interesse. Tuttavia, questa formula è praticabile soltanto in certi casi, solitamente quando si sta parlando di corsi complementari al percorso di studi (solitamente i PCTO rivolti ai licei si compongono prettamente di questi), i quali però conferiscono poche possibilità allo studente di entrare in contatto concretamente con il mondo del lavoro. Infatti, quando entrano in gioco le aziende, spesso gli studenti non hanno la possibilità di partecipare nella fase organizzativa del loro percorso, e si ritrovano a praticare attività poco affini al loro percorso di studi, se non totalmente sconnesse.
Il tirocinio in azienda si compone di diverse fasi:
La formazione sui rischi per la salute e la sicurezza – ovvero un corso che ogni studente è tenuto a seguire prima di affrontare il percorso aziendale così da essere maggiormente consapevole dei rischi a cui va incontro. Purtroppo, certe volte, questa fase viene affrontata in modo superficiale, se non considerata affatto, portando a tragedie indescrivibili (inserire link articolo vittime PCTO).
Lo stage – durante il quale lo studente intraprende le attività a lui proposte e viene affidato al tutor aziendale che ha il compito di seguire lo studente durante la sua esperienza assistendolo concretamente e garantendo la buona riuscita del tirocinio.
La fase valutativa – quella forse più importante per l’istituzione, la quale si rivolge in particolare alle aziende che valutano, tramite una griglia valutativa, gli studenti per come hanno affrontato il percorso. Tuttavia, questo non viene praticato reciprocamente, di fatto gli studenti non hanno alcuna possibilità di valutare l’esperienza portata a termine in modo formale rilasciando all’istituzione un feedback che potrebbe permettere di migliorare l’esperienza dei PCTO. Bisogna precisare, tuttavia, che questo è sistematico solo nell’accezione riferita all’istituzione scolastica a differenza di alcune realtà (enti/associazioni o aziende) che valorizzano l’opinione degli studenti richiedendo loro un riscontro.
Bisogna tuttavia sottolineare che a volte, durante i tirocini in azienda, si possono verificare situazioni spiacevoli nei confronti degli studenti; i quali, ritrovandosi in un ambiente completamente estraneo rispetto a quello a cui sono abituati, vengono aggirati dagli ospitanti portando a vere e proprie situazioni di sfruttamento oppure, per mancanze riguardanti la sicurezza, di rischio per la salute. A riguardo, l’ex Ministro dell’Istruzione Bianchi, durante la sua candidatura, ha affermato che: “La presenza di uno studente in un ambiente lavorativo richiede non solo le stesse misure di garanzia e sicurezza che si applicano ai lavoratori, ma un sovrappiù di responsabilità da parte sia della scuola di appartenenza che di chi accoglie i nostri ragazzi”, aggiungendo che: “Eventuali situazioni di rischio o, peggio, di sfruttamento, vanno immediatamente denunciate”.
Con questa breve spiegazione abbiamo provato a mettere un po’ di luce su un argomento poco noto a chi non vive quotidianamente la scuola.L’esperienza di Francesco.
La mia prima esperienza di PTCO in un’azienda l’ho maturata nel 2022 insieme ad un mio compagno di classe, i primi con la possibilità di tornare a lavorare in un’azienda dopo il COVID-19, un’azienda che si occupa di cyber-security, data governance e consulenze per aziende, di piccole dimensioni.
Essere negli uffici di persona mi ha permesso di osservare il funzionamento del processo produttivo in vari campi dell’informatica e di interfacciarmi con persone che lavorano full-time nel settore o part-time, studiando contemporaneamente all’università. Tutte persone che con me sono state gentili e disponibili ad aiutarmi in momenti di incertezza.
Un’esperienza durata 2 settimane dopo la fine dell’anno scolastico; iniziata con dubbi e pregiudizi nati dall’esperienza di amici e compagni di classe che finiti a fotocopiare documenti o catalogare stampanti, non sono rimasti particolarmente soddisfatti, vedendo l’esperienza come un’opportunità sprecata.
Ciò che mi ha piacevolmente sorpreso è stato l’organizzazione da parte dell’azienda di corso accelerato, durante il quale mi sono state fornite nozioni e indicazioni pratiche per lavorare ad un progetto insieme ad altri 2 studenti, provenienti da altre scuole. Studenti con cui inizialmente ho trovato difficoltà, ma con il passare del tempo, siamo riusciti a organizzarci e lavorare con ottimi risultati.
Le due settimane di PCTO sono state estremamente utili per il successivo anno scolastico, poiché avendo già una base solida e avendo già sperimentato il lavoro in team, sono stato avvantaggiato nel lavoro in gruppo anche con persone che non conoscevo. -
Somministrati: la solitudine dei numeri dispari
- Posted on: Marzo 20, 2023
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Sara Del Dot, Marta Facchini, Mattia Guastafierro
Tra le mura e i corridoi di molte aziende italiane si muovono ogni giorno lavoratori che svolgono le stesse mansioni degli altri, rivestono gli stessi compiti, hanno gli stessi orari e lo stesso salario, dovrebbero godere degli stessi diritti. Eppure hanno qualcosa di diverso dai colleghi che sono impiegati stabilmente con contratti d’assunzione.
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6. I consulenti e la loro storia d’amore: tra immagine e realtà
- Posted on: Dicembre 12, 2022
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Laura Baldi
Ho letto con molto interesse l’inchiesta di Sara Del Dot, Marta Facchini, Mattia Guastafierro sul mondo della consulenza e del lavoro da consulente. Sono stati molto bravi nel cogliere appieno la discrasia tra l’immagine e la realtà.
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Sara Del Dot, Marta Facchini, Mattia Guastafierro
“Nei primi anni non staccavo mai il telefono. Non lo facevo perché avevo paura. È capitato più volte che mi rimproverassero, se non fossi reperibile. Tenevo tutto acceso, avevo l’ansia di rispondere alle mail e ai messaggi. Oggi posso dire di essere stufa di sentirmi una pedina nelle mani di qualcuno. Non ho più il timore di vivere quel condizionamento psicologico. Se non rispondo, non esplode il mondo. Se porto a termine un compito domani, invece che oggi, non muore nessuno”.
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4. L’azienda come una famiglia: una comunicazione tossica
- Posted on: Novembre 18, 2022
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Sara Del Dot, Marta Facchini, Mattia Guastafierro
“Le nostre persone stanno realizzando il cambiamento per le comunità, per la sostenibilità e per l’inclusione della diversità” / “This is a story about YOU making an impact”.
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Sara Del Dot, Marta Facchini, Mattia Guastafierro
In Italia il comparto della consulenza genera un fatturato di oltre 5,1 miliardi di euro, è composto da oltre 24.700 imprese e impiega oltre 52mila addetti. A presentare i dati del settore è Assoconsult, l’associazione che rappresenta le imprese di management consulting, in un rapporto, pubblicato lo scorso agosto, che analizza l’andamento del settore nel 2021.
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2. Ipotesi di un lavoro “perfetto”. Visto da dentro.
- Posted on: Novembre 2, 2022
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Giuseppe Giannini
Cosa rappresenta lavorare nel campo della “consulenza informatica”, quali i motivi del richiamo di un mondo lavorativo come questo e quali le cause di un tasso di abbandono del posto di lavoro così alto, tale da mettere in crisi i flussi di gestione del lavoro( e/o progetti), consulenziale e in allarme l’ufficio delle Risorse umane.
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1. Viaggio nel mondo della consulenza in Italia
- Posted on: Novembre 2, 2022
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Sara Del Dot, Marta Facchini, Mattia Guastafierro
Seminari all’università, gazebo posizionati dove passano gli studenti per farsi conoscere dai futuri lavoratori, decine e decine di offerte per figure con diversi livelli di esperienza su LinkedIn e su altre piattaforme dedicate agli annunci professionali. Il mondo del lavoro in consulenza è in grado di raggiungere e agganciare una persona ancora prima della fine degli studi.
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